Nuovo Accordo Economico Collettivo per gli Agenti di Commercio: più tutele, attenzione all’e-commerce e aggiornamenti normativi
Un importante passo avanti nella regolamentazione del lavoro degli agenti di commercio è stato compiuto con la firma del nuovo Accordo Economico Collettivo (AEC) per il settore del commercio, siglato presso la sede di Confcommercio. L’intesa coinvolge le principali rappresentanze degli agenti e delle aziende mandanti, con un ruolo di primo piano svolto da FNAARC – la Federazione Nazionale degli Agenti e Rappresentanti di Commercio.
Il nuovo accordo rappresenta un aggiornamento sostanziale del quadro normativo di riferimento, con l’obiettivo di adattare il contratto di agenzia alle trasformazioni del mercato e alle modalità odierne di promozione e vendita. Tra le innovazioni più significative spicca il riconoscimento del diritto alla provvigione anche per le vendite effettuate tramite canali digitali, segnando una svolta nella valorizzazione del ruolo dell’agente nell’era dell’e-commerce. Questo rappresenta, secondo il presidente di FNAARC, Gianroberto Petranzan, "un punto di partenza per regolamentare le vendite online nel rapporto di agenzia".
Non solo digitale: l’AEC interviene anche su altri aspetti cruciali. Le indennità di fine rapporto sono ora calcolate in modo più equo, includendo tutte le somme erogate dalla mandante. In parallelo, sono state introdotte nuove tutele per gli agenti in caso di maternità, paternità e malattia. Importante anche l’estensione delle indennità a favore delle società di persone in caso di pensionamento o invalidità del socio, misura che colma un vuoto normativo esistente.
L’accordo affronta inoltre con attenzione la condizione dei giovani agenti, prevedendo un freno all’uso dei contratti a tempo determinato, e rafforza l’obbligo per le aziende di condividere con l’agente tutti i dati rilevanti sulle performance nella zona assegnata.
Un altro intervento rilevante riguarda l’adeguamento del FIRR (Fondo Indennità di Risoluzione del Rapporto), i cui criteri di calcolo sono stati finalmente aggiornati dopo oltre tre decenni.
"La contrattazione collettiva resta lo strumento più efficace per regolare i rapporti di lavoro", ha sottolineato il segretario generale di Confcommercio, Luigi Taranto Barbieri, rimarcando il valore del dialogo tra le parti sociali per assicurare stabilità e sostenibilità nei rapporti di agenzia.
06.06.2025 - Fonte: Confcommercio