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Accesso all'Enasarco con SPID
La Fondazione Enasarco rafforza il proprio percorso di digitalizzazione dei servizi online: a partire dal 2026 l’accesso all’area riservata inEnasarco sarà possibile esclusivamente tramite SPID, l’identità digitale condivisa con la Pubblica Amministrazione. Questo cambiamento rappresenta un passo importante verso una gestione più sicura e integrata delle funzioni dedicate agli iscritti, alle aziende mandanti e ai professionisti del settore.
L’iniziativa si inserisce in un contesto di progressiva modernizzazione del portale inEnasarco, che già oggi permette di consultare e gestire documenti, estratti conto e pratiche contributive comodamente online. L’adozione dello SPID consentirà agli utenti di accedere con un’unica identità digitale, eliminando progressivamente i metodi di autenticazione tradizionali e semplificando l’esperienza d’uso.
Perché questo cambiamento?
Secondo la Fondazione, la transizione verso l’accesso tramite SPID punta a:
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Aumentare la sicurezza delle informazioni e delle operazioni effettuate online;
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Ridurre le barriere di accesso a servizi sempre più digitali;
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Allinearsi alle direttive di identità digitale già in uso in molteplici realtà pubbliche e private.
Cosa devono fare gli utenti
Gli iscritti che non sono ancora in possesso dello SPID sono invitati ad attivarlo attraverso uno dei provider accreditati (come Poste, Aruba, Infocert, TIM e altri), in tempo utile per il passaggio completo previsto nel 2026. Una volta ottenuto, lo SPID consentirà l’accesso diretto ai servizi dell’area riservata senza bisogno di ulteriori credenziali specifiche per inEnasarco.
Per chi già utilizza credenziali email e password, il nuovo sistema non sarà immediatamente sostitutivo: fino al 2026 resta possibile usare le modalità correnti, ma è altamente consigliato prepararsi al cambiamento per evitare disservizi futuri.
11.12.2025 - Fonte: Web